Psicoterapia di Gruppo
La solitudine rappresenta una condizione capace di generare forti sofferenze emotive; che sia reale o immaginata oppure che si manifesti come isolamento sociale, essa è in grado di amplificare ogni forma di sofferenza sia fisica che esistenziale. Non è certo un caso che naturalmente qualunque forma di vita in caso di difficoltà tende ad aggregarsi e ad organizzarsi in gruppo, dal quale possa ricevere conforto e protezione.
La psicoterapia di gruppo compie i suoi primi passi agli inizi del ‘900 del secolo scorso nell’ambito di quella che oggi chiameremmo Psicologia della Salute. Fu infatti il medico internista J.H Pratt (1905) ad usare il gruppo come strumento terapeutico, poiché notò che i suoi pazienti affetti da TBC, riuniti in gruppi spontanei per condividere i vissuti legati al loro stato di malattia, avevano un miglioramento delle loro condizioni psicofisiche.
Un gruppo può essere definito come “un insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto” (Enc. Treccani).
Questa definizione trova fondamento nelle prime ricerche in ambito della Psicologia Sociale, in cui K. Lewin dichiarò che un gruppo è qualcosa di più che la somma degli elementi che lo costituiscono. La presenza e l’interazione fra i suoi componenti dà origine ad un’entità dinamica unica, dotata di una sua identità esclusiva e a dei comportamenti specifici della stessa.
La psicoterapia di gruppo ha delle peculiarità terapeutiche che fanno sì che sia un trattamento di cura di prima scelta per certe problematiche psicologiche, quali ad esempio separazioni, lutti, ritiro sociale, difficoltà relazionali, esiti psicofisici di patologie organiche.
Il gruppo è da considerarsi a tutti gli effetti un catalizzatore socio – emotivo e una dimensione relazionale correttiva di esperienze gruppali negative pregresse a partire da quelle familiari.
L’interazione all’interno di un gruppo e il confronto con gli altri induce naturalmente speranza; è un’occasione per uscire dall’isolamento e dal ritiro sociale con cui spesso si reagisce quando ci si trova in difficoltà o nel dolore; la dimensione gruppale rappresenta un’occasione per poter sperimentare che la sofferenza è una condizione universale che accomuna ogni essere vivente e che si può affrontare facendo squadra, alleandosi contro le avversità; inoltre il confronto con gli altri può essere un’opportunità di apprendimento per trovare informazioni e soluzioni alternative agli stessi problemi.
Per quanto sopra detto la psicoterapia di gruppo può essere una scelta non solo alternativa, ma addirittura d’elezione rispetto all’intervento terapeutico svolto in un setting individuale.