“La Psicologia Clinica si occupa della comprensione e del miglioramento del funzionamento umano: insieme ad altre discipline della psicologia e delle scienze del comportamento, essa condivide il compito di accrescere la conoscenza dei principi del funzionamento psichico nella “gente in generale”, ma la sua competenza specifica riguarda i problemi umani delle “persone in particolare”. Facendo parte delle professioni che rientrano nel campo dell’igiene mentale, la Psicologia Clinica partecipa alla responsabilità di migliorare il benessere di coloro che sono affetti da disturbi psichici.
La psicologia clinica si sviluppa in un intervento clinico costituito da più fasi
Qualsiasi persona può avere un problema psicologico, sebbene la natura di esso possa variare in funzione dell’età , dell’organizzazione della personalità o dell’ambiente sociale. Dalla prima infanzia all’età più avanzata esistono dei problemi potenziali, alcuni dei quali possono essere connessi con crisi di transizione quali la pubertà, il matrimonio o l’andare in pensione…ma è nella personalità individuale che la crescita sana o l’infermità si attuano ed è nella personalità individuale che ogni genere di determinante – biologica, psicologica e sociale – converge…
Lo scopo di ogni intervento clinico consiste nell’aumentare il benessere e l’efficienza degli individui che soffrono di disturbi. Inquadrato generalmente, l’intervento clinico è costituito da sforzi per :
1) comprendere lo stato della persona (procedimento valutativo);
2) modificare la personalità e il funzionamento della persona (procedimento terapeutico);
3) modificare le influenze che agiscono sulla persona generando o acuendo i suoi problemi (procedimento di controllo ambientale)…Gli interventi differiscono nella misura in cui concentrano l’attenzione sulla rieducazione, sull’esplorazione della personalità ed autoanalisi, sulla liberazione degli affetti, sul ricondizionamento di comportamenti aberranti o sulla modifica dei fattori sociali che danneggiano l’individuo…”
(S. J. Korchin: “Psicologia Clinica Moderna” ed Borla 1977